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MINA' - de Giovanni: "Per Maradona e Troisi era uno di famiglia, con lui va via un modo unico di fare giornalismo"
28.03.2023 10:16 di Napoli Magazine

Maurizio de Giovanni, scrittore, ha ricordato Gianni Minà a Canale 21 durante il VG21: "Gianni Minà è stato un cardine della comunicazione, un amico comune. Non era un giornalista che intervistava qualcuno di importante e basta, era amico nostro ed era in grado di parlare a tu per tu con personaggi famosi, come se li stessimo intervistando noi. Ha creato un linguaggio unico. Abbiamo avuto grandissimi giornalisti che hanno intervistato grandi uomini che hanno segnato un'epoca, ma nessuno utilizzava il linguaggio amichevole di Minà che costruiva un ponte tra noi e loro. Troisi e Maradona, ad esempio, lo consideravano di famiglia. Con Minà va via un modo unico e personale e caratteristico di fare giornalismo. Napoli intesa come città ha sempre avuto un rapporto particolare con la comunicazione. Minà ha intervistato con garbo e gentilezza i personaggi che hanno fatto la storia con domande che avrebbero fatto tutti. Curiosità intime ma senza l'indiscrezione. Minà è stato vicino a questi personaggi in momenti difficili e lui non li ha raccontati. Sappiamo bene che il giornalista va alla ricerca dello scoop e delle esclusive, lui le aveva e non le ha inseguite".

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MINA' - de Giovanni: "Per Maradona e Troisi era uno di famiglia, con lui va via un modo unico di fare giornalismo"

di Napoli Magazine

28/03/2024 - 10:16

Maurizio de Giovanni, scrittore, ha ricordato Gianni Minà a Canale 21 durante il VG21: "Gianni Minà è stato un cardine della comunicazione, un amico comune. Non era un giornalista che intervistava qualcuno di importante e basta, era amico nostro ed era in grado di parlare a tu per tu con personaggi famosi, come se li stessimo intervistando noi. Ha creato un linguaggio unico. Abbiamo avuto grandissimi giornalisti che hanno intervistato grandi uomini che hanno segnato un'epoca, ma nessuno utilizzava il linguaggio amichevole di Minà che costruiva un ponte tra noi e loro. Troisi e Maradona, ad esempio, lo consideravano di famiglia. Con Minà va via un modo unico e personale e caratteristico di fare giornalismo. Napoli intesa come città ha sempre avuto un rapporto particolare con la comunicazione. Minà ha intervistato con garbo e gentilezza i personaggi che hanno fatto la storia con domande che avrebbero fatto tutti. Curiosità intime ma senza l'indiscrezione. Minà è stato vicino a questi personaggi in momenti difficili e lui non li ha raccontati. Sappiamo bene che il giornalista va alla ricerca dello scoop e delle esclusive, lui le aveva e non le ha inseguite".