Calcio
EMPOLI - D'Aversa: "Con l'Inter è una partita che si prepara da sola, contro il Parma abbiamo pagato le energie spese con il Napoli"
29.10.2024 13:43 di Redazione

Roberto D'Aversa, allenatore dell'Empoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Inter:

Come sta la squadra fisicamente dopo una partita molto impegnativa dal punto di vista energetico come quella di Parma?

"Bisogna ragionare su chi siamo e su chi siamo partiti. Se non abbiamo soddisfazione a ottenere un punto a Parma, commettiamo un grave errore. Poi c'è il rimpianto, perché nel primo tempo potevamo concretizzare di più. Ci sono anche gli avversari, loro hanno fatto cambi che non gli hanno fatto abbassare l'intensità, ma anche migliorare. A livello di energie si è pagato molto la partita contro il Napoli, in un campo sabbioso come era il Castellani. Detto questo credo che c'è il valore dell'avversario, la gestione di una squadra giovane che deve capire di essere più smaliziata. Io che faccio l'allenatore devo cercare di migliorare ogni aspetto dei ragazzi ma poi bisogna valutare ogni aspetto".

Arriva l'Inter, cosa chiede alla squadra?

"Questa è una partita che si prepara da sé, valuteremo le condizioni dei ragazzi domani mattina. L'undici di partenza non è ancora deciso, ci sono più di 24 ore per fare valutazioni. L'Inter stessa vinceva 4-2, ha rischiato di segnare altri gol, poi ha pareggiato 4-4. Questo sta a dimostrare che in questo campionato il livello di attenzione deve rimanere lo stesso per novantacinque minuti".

L'impressione è che questa squadra non si ancora in grado di gestirsi (ad esempio Fazzini e Anjorin). Sul rigore Pezzella è sembrato bruciato da Almqvist. Lei è d'accordo?

"Ci doveva essere una lettura diversa, Almqvist è un giocatore che ho allenato e so come si muove. Noi come subiamo gol passiamo due o tre minuti in cui ci assentiamo. Questo è successo contro la Lazio dopo aver subito il gol del 2-1. Quando uno è giovane l'esperienza l'acquisisce con il tempo, sono dei giocatori che vengono da un percorso in cui non avevano continuità come ad esempio Anjorin. Fazzini è stato fuori e quando si rientra da degli infortuni è normale, ma il discorso è giusto ed è uno scotto che si paga quando la squadra è composta da tanti giovani. Certamente è un aspetto da migliorare ma lo si migliora nel corso del tempo. Alcuni giocatori sono scesi in campo in condizioni fisiche precarie, probabilmente da altre parti non lo avrebbero fatto e mostrano un grande senso di appartenenza".

Come sta vedendo De Sciglio?

"Mattia è il nostro giocatore più rappresentativo, si valuta il tutto. Lui è uno di quelli che non stava benissimo, sul minutaggio suo è dipeso anche da questo. Sicuramente nel momento in cui sta bene può dire la sua, sia per esperienza che per qualità tecniche. Nella lettura è molto bravo, ha tanta qualità"

State pagando il deficit numerico della rosa?

"Quando dico di non dimenticarci chi siamo, è questo. Se Pellegri ad esempio fosse al 100% potrei far rifiatare Colombo. Queste situazioni le conosciamo ma dobbiamo essere bravi a dargli condizione senza che si facciano male. Numericamente siamo questi"

Farà turnover?

"Da ieri a oggi molti ragazzi li ho visti molto meglio. Bisogna valutare il recupero di una partita, dobbiamo fare le nostre valutazioni. Li ho visti meglio di come mi aspettavo"

Come ha visto la fase offensiva e in particolare la prova di Solbakken?

"Più che del singolo, quello che mi preme è la mentalità della squadra. Quando la squadra va in campo in maniera propositiva può essere una forma di difesa. Domani dobbiamo affrontare una gara difficile, non possiamo soffermarci sul singolo. Solbakken per alcuni ha fatto una prestazione negativa, secondo me è stata positiva. Domani dobbiamo essere perfetti sotto tutti i punti di vista, sappiamo che il 100% potrebbe non bastare"

Dopo l'Inter avrete due sfide contro avversarie dirette, Como e Lecce.

"Ragioniamo sull'Inter, poi ragioneremo sugli altri. Fare calcoli non ha senso, può succedere di tutto. L'esperienza di calciatore e quella di allenatore mi ha portato sempre a pensare questo"

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EMPOLI - D'Aversa: "Con l'Inter è una partita che si prepara da sola, contro il Parma abbiamo pagato le energie spese con il Napoli"

di Napoli Magazine

29/10/2024 - 13:43

Roberto D'Aversa, allenatore dell'Empoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Inter:

Come sta la squadra fisicamente dopo una partita molto impegnativa dal punto di vista energetico come quella di Parma?

"Bisogna ragionare su chi siamo e su chi siamo partiti. Se non abbiamo soddisfazione a ottenere un punto a Parma, commettiamo un grave errore. Poi c'è il rimpianto, perché nel primo tempo potevamo concretizzare di più. Ci sono anche gli avversari, loro hanno fatto cambi che non gli hanno fatto abbassare l'intensità, ma anche migliorare. A livello di energie si è pagato molto la partita contro il Napoli, in un campo sabbioso come era il Castellani. Detto questo credo che c'è il valore dell'avversario, la gestione di una squadra giovane che deve capire di essere più smaliziata. Io che faccio l'allenatore devo cercare di migliorare ogni aspetto dei ragazzi ma poi bisogna valutare ogni aspetto".

Arriva l'Inter, cosa chiede alla squadra?

"Questa è una partita che si prepara da sé, valuteremo le condizioni dei ragazzi domani mattina. L'undici di partenza non è ancora deciso, ci sono più di 24 ore per fare valutazioni. L'Inter stessa vinceva 4-2, ha rischiato di segnare altri gol, poi ha pareggiato 4-4. Questo sta a dimostrare che in questo campionato il livello di attenzione deve rimanere lo stesso per novantacinque minuti".

L'impressione è che questa squadra non si ancora in grado di gestirsi (ad esempio Fazzini e Anjorin). Sul rigore Pezzella è sembrato bruciato da Almqvist. Lei è d'accordo?

"Ci doveva essere una lettura diversa, Almqvist è un giocatore che ho allenato e so come si muove. Noi come subiamo gol passiamo due o tre minuti in cui ci assentiamo. Questo è successo contro la Lazio dopo aver subito il gol del 2-1. Quando uno è giovane l'esperienza l'acquisisce con il tempo, sono dei giocatori che vengono da un percorso in cui non avevano continuità come ad esempio Anjorin. Fazzini è stato fuori e quando si rientra da degli infortuni è normale, ma il discorso è giusto ed è uno scotto che si paga quando la squadra è composta da tanti giovani. Certamente è un aspetto da migliorare ma lo si migliora nel corso del tempo. Alcuni giocatori sono scesi in campo in condizioni fisiche precarie, probabilmente da altre parti non lo avrebbero fatto e mostrano un grande senso di appartenenza".

Come sta vedendo De Sciglio?

"Mattia è il nostro giocatore più rappresentativo, si valuta il tutto. Lui è uno di quelli che non stava benissimo, sul minutaggio suo è dipeso anche da questo. Sicuramente nel momento in cui sta bene può dire la sua, sia per esperienza che per qualità tecniche. Nella lettura è molto bravo, ha tanta qualità"

State pagando il deficit numerico della rosa?

"Quando dico di non dimenticarci chi siamo, è questo. Se Pellegri ad esempio fosse al 100% potrei far rifiatare Colombo. Queste situazioni le conosciamo ma dobbiamo essere bravi a dargli condizione senza che si facciano male. Numericamente siamo questi"

Farà turnover?

"Da ieri a oggi molti ragazzi li ho visti molto meglio. Bisogna valutare il recupero di una partita, dobbiamo fare le nostre valutazioni. Li ho visti meglio di come mi aspettavo"

Come ha visto la fase offensiva e in particolare la prova di Solbakken?

"Più che del singolo, quello che mi preme è la mentalità della squadra. Quando la squadra va in campo in maniera propositiva può essere una forma di difesa. Domani dobbiamo affrontare una gara difficile, non possiamo soffermarci sul singolo. Solbakken per alcuni ha fatto una prestazione negativa, secondo me è stata positiva. Domani dobbiamo essere perfetti sotto tutti i punti di vista, sappiamo che il 100% potrebbe non bastare"

Dopo l'Inter avrete due sfide contro avversarie dirette, Como e Lecce.

"Ragioniamo sull'Inter, poi ragioneremo sugli altri. Fare calcoli non ha senso, può succedere di tutto. L'esperienza di calciatore e quella di allenatore mi ha portato sempre a pensare questo"