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L'EVENTO - Salerno Danza Festival 2025: dal 4 al 6 luglio ad Ascea Velia le più importanti compagnie del panorama italiano e internazionale
02.07.2025 12:35 di Redazione

 Il Salerno Danza Festival 2025 approda nel cuore del Parco Archeologico di Ascea-Velia con tre giornate di danza contemporanea che coniugano potenza fisica, riflessione sociale, lirismo e visione internazionale. Dal 4 al 6 luglio, il cartellone della rassegna, curata dal CDTM, propone sei spettacoli firmati da Asmed – Balletto di Sardegna, MM Contemporary Dance Company, S’Ala Production ed JC Movement, capaci di trasformare i luoghi della storia in laboratori di emozioni, corpi e pensieri.
VENERDÌ 4 LUGLIO: IL GRIDO BIANCO DI ASMED Si comincia il 4 luglio con “Latte+” di Asmed – Balletto di Sardegna, la prima compagnia di danza dell’isola riconosciuta a livello istituzionale e tra le più attive sulla scena internazionale. Attiva dal 1982 e punto di riferimento per la danza d’autore, Asmed porta in scena un lavoro liberamente ispirato all’universo disturbante di Arancia Meccanica di Kubrick: un bicchiere di latte, candido e innocuo, che nasconde una spirale di violenza, emarginazione e identità negate. Latte+ è una performance viscerale, un “grido bianco” che ci costringe a riflettere sulla brutalità quotidiana assorbita senza accorgercene. Coreografia e interpretazione diventano così strumenti per mettere a nudo il nostro rapporto con l’aggressività normalizzata.
SABATO 5 LUGLIO: LA DOPPIA ANIMA DI MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY Il 5 luglio è la volta della MM Contemporary Dance Company, diretta da Michele Merola, eccellenza coreutica fondata nel 1999 a Reggio Emilia. In scena due lavori distinti e complementari: “Short Stories”, coreografia di Merola con musica live di Natalia Abbascià, è un trittico di storie brevi e intense pensato per spazi non convenzionali. I danzatori abitano l’area archeologica di Velia con assoli, duetti e partiture corali che nascono in simbiosi con il paesaggio, trasformando ogni movimento in un dialogo vivo tra corpo e luogo. “Elegia”, firmata da Enrico Morelli, è un inno alla memoria e alla speranza. Otto interpreti si muovono in un turbine coreografico che evoca fragilità e rinascita, accompagnati dalle musiche di Chopin e Villarosa e dalle parole poetiche di Mariangela Gualtieri. Un lavoro lirico e intenso che celebra la cura reciproca e la possibilità di ricominciare.
DOMENICA 6 LUGLIO: VISIONI COREOGRAFICHE TRA IRONIA E IDENTITÀ Il trittico si conclude il 6 luglio con due compagnie che portano in scena il Boléro di Ravel, reinterpretato attraverso visioni artistiche radicali e originali. S’Ala Production, con il progetto EM+ firmato da Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, propone How to_just another Boléro: un duetto che si svolge nello spazio minimo di un tappeto. Tra gioco, cooperazione e intimità, i due performer riscrivono il concetto di contatto e apprendimento, evocando con ironia e dramma la tensione dei rapporti umani. A seguire, JC Movement Production, compagnia lussemburghese diretta dalla pluripremiata coreografa Jill Crovisier, presenta due interpretazioni del Boléro: I(ce)(s)Cream – Boléro Femme e Boléro. In entrambi i lavori, i pattini a rotelle diventano metafora del movimento incessante della vita, dell’instabilità del presente e della tenacia dell’individuo. In Boléro Femme, Crovisier esplora le tensioni del femminile con uno sguardo potente e personale; in Boléro, è la solitudine dell’uomo a cercare equilibrio nel disordine. Due performance che uniscono fisicità, teatro e consapevolezza sociale, amplificando il messaggio universale di Ravel in chiave contemporanea.
Tre giorni di altissima danza, in un sito archeologico che diventa crocevia di storie, visioni e geografie artistiche. Il Salerno Danza Festival continua il suo percorso tra bellezza e significato, offrendo al pubblico esperienze sempre nuove e profondamente radicate nel presente.

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L'EVENTO - Salerno Danza Festival 2025: dal 4 al 6 luglio ad Ascea Velia le più importanti compagnie del panorama italiano e internazionale

di Napoli Magazine

02/07/2025 - 12:35

 Il Salerno Danza Festival 2025 approda nel cuore del Parco Archeologico di Ascea-Velia con tre giornate di danza contemporanea che coniugano potenza fisica, riflessione sociale, lirismo e visione internazionale. Dal 4 al 6 luglio, il cartellone della rassegna, curata dal CDTM, propone sei spettacoli firmati da Asmed – Balletto di Sardegna, MM Contemporary Dance Company, S’Ala Production ed JC Movement, capaci di trasformare i luoghi della storia in laboratori di emozioni, corpi e pensieri.
VENERDÌ 4 LUGLIO: IL GRIDO BIANCO DI ASMED Si comincia il 4 luglio con “Latte+” di Asmed – Balletto di Sardegna, la prima compagnia di danza dell’isola riconosciuta a livello istituzionale e tra le più attive sulla scena internazionale. Attiva dal 1982 e punto di riferimento per la danza d’autore, Asmed porta in scena un lavoro liberamente ispirato all’universo disturbante di Arancia Meccanica di Kubrick: un bicchiere di latte, candido e innocuo, che nasconde una spirale di violenza, emarginazione e identità negate. Latte+ è una performance viscerale, un “grido bianco” che ci costringe a riflettere sulla brutalità quotidiana assorbita senza accorgercene. Coreografia e interpretazione diventano così strumenti per mettere a nudo il nostro rapporto con l’aggressività normalizzata.
SABATO 5 LUGLIO: LA DOPPIA ANIMA DI MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY Il 5 luglio è la volta della MM Contemporary Dance Company, diretta da Michele Merola, eccellenza coreutica fondata nel 1999 a Reggio Emilia. In scena due lavori distinti e complementari: “Short Stories”, coreografia di Merola con musica live di Natalia Abbascià, è un trittico di storie brevi e intense pensato per spazi non convenzionali. I danzatori abitano l’area archeologica di Velia con assoli, duetti e partiture corali che nascono in simbiosi con il paesaggio, trasformando ogni movimento in un dialogo vivo tra corpo e luogo. “Elegia”, firmata da Enrico Morelli, è un inno alla memoria e alla speranza. Otto interpreti si muovono in un turbine coreografico che evoca fragilità e rinascita, accompagnati dalle musiche di Chopin e Villarosa e dalle parole poetiche di Mariangela Gualtieri. Un lavoro lirico e intenso che celebra la cura reciproca e la possibilità di ricominciare.
DOMENICA 6 LUGLIO: VISIONI COREOGRAFICHE TRA IRONIA E IDENTITÀ Il trittico si conclude il 6 luglio con due compagnie che portano in scena il Boléro di Ravel, reinterpretato attraverso visioni artistiche radicali e originali. S’Ala Production, con il progetto EM+ firmato da Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, propone How to_just another Boléro: un duetto che si svolge nello spazio minimo di un tappeto. Tra gioco, cooperazione e intimità, i due performer riscrivono il concetto di contatto e apprendimento, evocando con ironia e dramma la tensione dei rapporti umani. A seguire, JC Movement Production, compagnia lussemburghese diretta dalla pluripremiata coreografa Jill Crovisier, presenta due interpretazioni del Boléro: I(ce)(s)Cream – Boléro Femme e Boléro. In entrambi i lavori, i pattini a rotelle diventano metafora del movimento incessante della vita, dell’instabilità del presente e della tenacia dell’individuo. In Boléro Femme, Crovisier esplora le tensioni del femminile con uno sguardo potente e personale; in Boléro, è la solitudine dell’uomo a cercare equilibrio nel disordine. Due performance che uniscono fisicità, teatro e consapevolezza sociale, amplificando il messaggio universale di Ravel in chiave contemporanea.
Tre giorni di altissima danza, in un sito archeologico che diventa crocevia di storie, visioni e geografie artistiche. Il Salerno Danza Festival continua il suo percorso tra bellezza e significato, offrendo al pubblico esperienze sempre nuove e profondamente radicate nel presente.