Carlo Augusto, esterno dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN parlando della sfida vinta contro il Lecce: “I ragazzi che non giocano lavorano bene durante la settimana, siamo un gruppo devastante, siamo tutti amici. Sentiamo la fiducia dell’allenatore per fare bene. Come mi trovo da terzo centrale? Mi piace, mi trovo bene. In Serie B ho fatto una stagione intera da terzo e mi trovo bene in tutti e due i ruoli. Il mio miglioramento in fase difensiva? Il merito credo vada allo staff ed ai miei compagni. Mi piace giocare da terzo centrale e sono sempre pronto per aiutare l’Inter. Se mi aspettavo di arrivare in una squadra come l’Inter? Mi piace avere il dna brasiliano però qui in Europa devi avere disciplina. All’Inter ho imparato tanto ed il segreto è il gruppo. Qui siamo tutti amici ed ho trovato persone straordinarie che ti vogliono bene. Questo fa la differenza. Chi mi aiutato di più ad ambientarmi? Io sapevo l’italiano già e questo mi ha aiutato tanto. In più, io avevo già giocato con Frattesi quando era a Monza. In più Lauti, Barella, Bastoni mi hanno insegnato cosa vuol dire giocare per l’Inter ed ho imparato da loro. Se mi sento più vicino al titolo? Sono d’accordo con il mister, dobbiamo pensare partita dopo partita”.
di Napoli Magazine
25/02/2024 - 20:54
Carlo Augusto, esterno dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni a DAZN parlando della sfida vinta contro il Lecce: “I ragazzi che non giocano lavorano bene durante la settimana, siamo un gruppo devastante, siamo tutti amici. Sentiamo la fiducia dell’allenatore per fare bene. Come mi trovo da terzo centrale? Mi piace, mi trovo bene. In Serie B ho fatto una stagione intera da terzo e mi trovo bene in tutti e due i ruoli. Il mio miglioramento in fase difensiva? Il merito credo vada allo staff ed ai miei compagni. Mi piace giocare da terzo centrale e sono sempre pronto per aiutare l’Inter. Se mi aspettavo di arrivare in una squadra come l’Inter? Mi piace avere il dna brasiliano però qui in Europa devi avere disciplina. All’Inter ho imparato tanto ed il segreto è il gruppo. Qui siamo tutti amici ed ho trovato persone straordinarie che ti vogliono bene. Questo fa la differenza. Chi mi aiutato di più ad ambientarmi? Io sapevo l’italiano già e questo mi ha aiutato tanto. In più, io avevo già giocato con Frattesi quando era a Monza. In più Lauti, Barella, Bastoni mi hanno insegnato cosa vuol dire giocare per l’Inter ed ho imparato da loro. Se mi sento più vicino al titolo? Sono d’accordo con il mister, dobbiamo pensare partita dopo partita”.