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IL COMMENTO - Bergomi: "Napoli? La squadra è forte ed è allenata molto bene da Spalletti"
05.07.2022 20:34 di Napoli Magazine

Beppe Bergomi, ex calciatore e telecronista sportivo, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione condotta da Giuseppe Falcao e Simone LP, in onda su New sound Level 90FM in occasione dei 40 anni da Italia – Brasile 3-2. Ecco, di seguito, le sue parole:

 

Raccontaci quella partita col Brasile del mondiale ‘82…

"Bearzot dopo l’infortunio di Collovati mi ha detto “Ragazzo scaldati, marchi Serginho” e non ho pensato a nulla, ho avuto poco tempo ed è stato un vantaggio. Sono stato aiutato da quei grandi giocatori e quei grandi uomini che avevo intorno".

 

Quanto varrebbe oggi Bruno Conti?

"Questi giocatori di grande talento che fanno bene tutte e due le fasi sono dei campioni, ho riguardato quella partita di recente, e anche se si andava un po’ meno veloci di oggi c’era una qualità tecnica incredibile. Bruno Conti sarebbe uno dei più grandi giocatori di Europa".

 

Interessamento della Juventus per Nicolò Zaniolo, che idea ti sei fatto?

"Ormai il calcio è talmente cambiato che anche con due anni di contratto sei in un momento in cui o rinnovi o decidi di andar via altrimenti si va quasi sempre a scadenza. Io credo che ci siano dei ragazzi che creano un’identità all’interno della squadra e Zaniolo si identifica bene con la Roma, è stato protagonista nella finale dopo un calvario, sempre con la maglietta della Roma addosso. Bisogna solo decidere cosa fare".

 

Il destino di De Ligt sembra sempre più lontano da Torino, quanto ci perde la Juventus?

"Il ragazzo non ha avuto la crescita che mi aspettavo, io ho commentato la semifinale di Europa League Ajax Lione quando lui aveva 17 anni e avevo pensato che sarebbe diventato un campione. Mi aspettavo che il gioco di Sarri potesse esaltarlo, perché Sarri è un maestro come abbiamo visto anche con la crescita di Koulibaly. Quest’anno anche qualche errore l’ha commesso e le società preferiscono vendere i difensori per acquistare davanti".

 

Bremer al posto di Skriniar nell’Inter, è un sostituto adeguato?

"Giocatori come Skriniar, Barella, Lautaro, hanno l’Inter nel cuore, è un discorso di identità. L’Inter l’anno scorso dopo lo scudetto ha dovuto ovviare alla cessione delle due pedine più importanti e alla perdita dell’allenatore e ha vissuto un anno dolce-amaro, con le due coppe vinte e il campionato sfumato al fotofinish. I tifosi devono pensare che non si possono fare solo acquisti ma sono necessarie delle uscite. Io Bremer però non lo vedo come terzo centrale a destra, lui è proprio un centrale. Io Bremer lo conoscevo prima del Torino, avevo già consigliato agli osservatori del Torino, che mi avevano chiesto un parere, di prenderlo".

 

A Roma rimbalzano le voci di un Mourinho scontento, tu che lo conosci bene che ne pensi?

"Josè non è scontento, come tutti gli allenatori vorrebbe avere tutti i giocatori subito ma la sua bravura è quella di creare identità, l’anno scorso è arrivato un trofeo e con qualche innesto quest’anno la Roma può diventare molto competitiva e candidarsi seriamente ad un posto in Champions, Josè Mourinho è sicuramente l’uomo giusto".

 

Sul Napoli e su Spalletti:

"Il Napoli negli ultimi anni ha avuto una grande continuità europea, sono tanti anni consecutivi che raggiunge Europa League e Champions League. La squadra è forte ed è allenata bene, vediamo cosa succederà sul mercato, le società ora ragionano in maniera diversa ma la cosa più importante è che l’ambiente rimanga tranquillo. Al Napoli manca solo la personalità di resistere nei momenti di maggiore pressione. Spalletti è forte, quando tu gli chiedi di competere per un obiettivo lui lo raggiunge".

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IL COMMENTO - Bergomi: "Napoli? La squadra è forte ed è allenata molto bene da Spalletti"

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05/07/2024 - 20:34

Beppe Bergomi, ex calciatore e telecronista sportivo, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino”, trasmissione condotta da Giuseppe Falcao e Simone LP, in onda su New sound Level 90FM in occasione dei 40 anni da Italia – Brasile 3-2. Ecco, di seguito, le sue parole:

 

Raccontaci quella partita col Brasile del mondiale ‘82…

"Bearzot dopo l’infortunio di Collovati mi ha detto “Ragazzo scaldati, marchi Serginho” e non ho pensato a nulla, ho avuto poco tempo ed è stato un vantaggio. Sono stato aiutato da quei grandi giocatori e quei grandi uomini che avevo intorno".

 

Quanto varrebbe oggi Bruno Conti?

"Questi giocatori di grande talento che fanno bene tutte e due le fasi sono dei campioni, ho riguardato quella partita di recente, e anche se si andava un po’ meno veloci di oggi c’era una qualità tecnica incredibile. Bruno Conti sarebbe uno dei più grandi giocatori di Europa".

 

Interessamento della Juventus per Nicolò Zaniolo, che idea ti sei fatto?

"Ormai il calcio è talmente cambiato che anche con due anni di contratto sei in un momento in cui o rinnovi o decidi di andar via altrimenti si va quasi sempre a scadenza. Io credo che ci siano dei ragazzi che creano un’identità all’interno della squadra e Zaniolo si identifica bene con la Roma, è stato protagonista nella finale dopo un calvario, sempre con la maglietta della Roma addosso. Bisogna solo decidere cosa fare".

 

Il destino di De Ligt sembra sempre più lontano da Torino, quanto ci perde la Juventus?

"Il ragazzo non ha avuto la crescita che mi aspettavo, io ho commentato la semifinale di Europa League Ajax Lione quando lui aveva 17 anni e avevo pensato che sarebbe diventato un campione. Mi aspettavo che il gioco di Sarri potesse esaltarlo, perché Sarri è un maestro come abbiamo visto anche con la crescita di Koulibaly. Quest’anno anche qualche errore l’ha commesso e le società preferiscono vendere i difensori per acquistare davanti".

 

Bremer al posto di Skriniar nell’Inter, è un sostituto adeguato?

"Giocatori come Skriniar, Barella, Lautaro, hanno l’Inter nel cuore, è un discorso di identità. L’Inter l’anno scorso dopo lo scudetto ha dovuto ovviare alla cessione delle due pedine più importanti e alla perdita dell’allenatore e ha vissuto un anno dolce-amaro, con le due coppe vinte e il campionato sfumato al fotofinish. I tifosi devono pensare che non si possono fare solo acquisti ma sono necessarie delle uscite. Io Bremer però non lo vedo come terzo centrale a destra, lui è proprio un centrale. Io Bremer lo conoscevo prima del Torino, avevo già consigliato agli osservatori del Torino, che mi avevano chiesto un parere, di prenderlo".

 

A Roma rimbalzano le voci di un Mourinho scontento, tu che lo conosci bene che ne pensi?

"Josè non è scontento, come tutti gli allenatori vorrebbe avere tutti i giocatori subito ma la sua bravura è quella di creare identità, l’anno scorso è arrivato un trofeo e con qualche innesto quest’anno la Roma può diventare molto competitiva e candidarsi seriamente ad un posto in Champions, Josè Mourinho è sicuramente l’uomo giusto".

 

Sul Napoli e su Spalletti:

"Il Napoli negli ultimi anni ha avuto una grande continuità europea, sono tanti anni consecutivi che raggiunge Europa League e Champions League. La squadra è forte ed è allenata bene, vediamo cosa succederà sul mercato, le società ora ragionano in maniera diversa ma la cosa più importante è che l’ambiente rimanga tranquillo. Al Napoli manca solo la personalità di resistere nei momenti di maggiore pressione. Spalletti è forte, quando tu gli chiedi di competere per un obiettivo lui lo raggiunge".