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L'EX - Carannante: "Al Napoli serve un leader come Conte, ma il suo arrivo è difficile"
25.04.2024 14:31 di Napoli Magazine

A Radio Crc, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Antonio Carannante, ex Napoli ed ex compagno di Conte al Lecce: “E’ difficile che Conte allenerà il Napoli nella prossima stagione. Credo che arriverà un nome nuovo, un allenatore di quelli non menzionati: De Laurentiis anche stavolta credo che ci farà una sorpresa delle sue. Conte non accetta intromissioni, anche da calciatore aveva questa grinta. Quando andai a Lecce, avevo 24 anni e lui 25 anni e stavamo sempre insieme. Aveva una professionalità pazzesca e aveva questo strano modo di allenarsi perchè correva anche dopo l’allenamento! Questa grinta riesce a trasferirla ai giocatori ed infatti le sue squadre gli somigliano molto. Vuole sempre il massimo, ti martella perchè è fatto così, non si è creato un personaggio. A Napoli ci vuole un leader, sarebbe il massimo anche per la città perchè è uno che trascina anche il pubblico, ma non so quale possa essere il feeling tra Conte e De Laurentiis. Sento dire che a Conte De Laurentiis prenderà giocatori di prima fascia, ma dubito perchè a Napoli non è mai accaduto. Tutti i giocatori sono arrivati da bravi calciatori e poi sono diventati qui di prima fascia. I calciatori del Napoli che hanno vinto lo scudetto invece di gioire, qualcuno ha detto che sono rimasti in azzurro da scontenti. Non va bene andare dalla società a parlare di soldi dopo lo scudetto, questo significa che comandano i procuratori e il calcio deve cambiare perchè così diventa difficile. Il problema del calcio sono i procuratori, sento agenti che dicono che non vogliono avere a che fare con De Laurentiis, ma mi pare che stiano veramente esagerando! Non comandano i procuratori, devono comandare i presidenti che ci mettono i soldi, è molto grave ciò che accade. Gente come Bruscolotti e Kroll mi hanno insegnato che in campo dovevo dare sempre l’anima e l’ho fatto fino alla fine. Non abbiamo mai chiesto un aumento di ingaggio. Ricordo il primo contatto a 17 anni, accettai un contratto misero, ma non me ne fregava niente perché volevo giocare. Adesso il calcio è cambiato. Mi auguro che Antonio Conte, che adora Napoli, arriverà in azzurro. Impazzirebbe qui, come persona e allenatore sarebbe perfetto”.

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25/04/2024 - 14:31

A Radio Crc, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Antonio Carannante, ex Napoli ed ex compagno di Conte al Lecce: “E’ difficile che Conte allenerà il Napoli nella prossima stagione. Credo che arriverà un nome nuovo, un allenatore di quelli non menzionati: De Laurentiis anche stavolta credo che ci farà una sorpresa delle sue. Conte non accetta intromissioni, anche da calciatore aveva questa grinta. Quando andai a Lecce, avevo 24 anni e lui 25 anni e stavamo sempre insieme. Aveva una professionalità pazzesca e aveva questo strano modo di allenarsi perchè correva anche dopo l’allenamento! Questa grinta riesce a trasferirla ai giocatori ed infatti le sue squadre gli somigliano molto. Vuole sempre il massimo, ti martella perchè è fatto così, non si è creato un personaggio. A Napoli ci vuole un leader, sarebbe il massimo anche per la città perchè è uno che trascina anche il pubblico, ma non so quale possa essere il feeling tra Conte e De Laurentiis. Sento dire che a Conte De Laurentiis prenderà giocatori di prima fascia, ma dubito perchè a Napoli non è mai accaduto. Tutti i giocatori sono arrivati da bravi calciatori e poi sono diventati qui di prima fascia. I calciatori del Napoli che hanno vinto lo scudetto invece di gioire, qualcuno ha detto che sono rimasti in azzurro da scontenti. Non va bene andare dalla società a parlare di soldi dopo lo scudetto, questo significa che comandano i procuratori e il calcio deve cambiare perchè così diventa difficile. Il problema del calcio sono i procuratori, sento agenti che dicono che non vogliono avere a che fare con De Laurentiis, ma mi pare che stiano veramente esagerando! Non comandano i procuratori, devono comandare i presidenti che ci mettono i soldi, è molto grave ciò che accade. Gente come Bruscolotti e Kroll mi hanno insegnato che in campo dovevo dare sempre l’anima e l’ho fatto fino alla fine. Non abbiamo mai chiesto un aumento di ingaggio. Ricordo il primo contatto a 17 anni, accettai un contratto misero, ma non me ne fregava niente perché volevo giocare. Adesso il calcio è cambiato. Mi auguro che Antonio Conte, che adora Napoli, arriverà in azzurro. Impazzirebbe qui, come persona e allenatore sarebbe perfetto”.