In Evidenza
L'EX - Rastelli: "L'Inter resta la squadra da battere, ma il Napoli è pronto per competere"
28.10.2024 23:56 di Redazione

Ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it è intervenuto Massimo Rastelli, ex attaccante del Napoli, del Piacenza e del Cagliari, tra le altre. Di seguito i temi trattati:

Sulla cerimonia del Pallone D’Oro: “Vinicius non è il primo, né l’ultimo a disertare quest’importante cerimonia. Inevitabilmente, qualcuno esce scontento dalla sala considerando anche il livello dei candidati: parliamo di grandissimi interpreti del calcio. Da atleta e da sportivo non credo sia di grande esempio disertare una manifestazione così importante, anche per rispetto degli avversari per la vittoria finale. Lautaro ha fatto un anno strepitoso: non credo il rendimento attuale abbia inciso sulla mancata vittoria finale, ma a un fatto di stanchezza. Ci sta un minimo di appannamento dopo un’annata in cui non si è fermato praticamente mai”. 

Sull’involuzione di Lukaku: “Paradossalmente, nel momento in cui non ti supporta una condizione fisica ottimale, riesci a esprimerti meglio per via dei pochi carichi di lavoro. Non hai una grande resistenza, non hai un minutaggio nelle gambe tale da poter reggere 90 minuti, ma hai quei 50-55 minuti in cui riesci a impattare e incidere. Credo abbia intensificato i carichi di lavoro e che ne potrà usufruire soprattutto tra qualche settimana”. 

Su Neres: “Non è un caso: il brasiliano incide maggiormente a gara in corso e Neres ha fornito questo tipo di risposte. Tutto sommato, Neres ha fatto bene anche in relazione ai pochi spazi lasciati dal Lecce; in questo momento, ritengo Politano più adatto, anche dal punto di vista tattico, per la copertura difensiva e il senso di sacrificio nei confronti della squadra”. 

Su Milan–Napoli: “Vedo il Napoli pronto per competere per la vittoria finale. Bisogna essere cauti e credo l’Inter resti la squadra da battere anche quest’anno, però gli azzurri hanno velocemente ridotto il gap con la testa della classifica. La mancanza della partecipazione alle Coppe potrà influire, da febbraio in avanti, per la conquista dello Scudetto. Con questo tipo di continuità, gli azzurri arriveranno fino in fondo e metteranno pressione ai nerazzurri”. 

Infine, una battuta sull’esperienza a Napoli: “Purtroppo, non durò molto e mi rammarico ancora oggi per questo. Tuttavia, giocare davanti a 70-80 mila tifosi e in uno stadio come il San Paolo, penso sia un ricordo da custodire per sempre. Era un Napoli diverso, in difficoltà; il fatto che mi fosse stato riconosciuto impegno e dedizione, lo ritengo già motivo di soddisfazione”, ha chiosato Massimo Rastelli.

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EX - Rastelli: "L'Inter resta la squadra da battere, ma il Napoli è pronto per competere"

di Napoli Magazine

28/10/2024 - 23:56

Ai microfoni di Calcio Time, trasmissione a cura della redazione di EuropaCalcio.it è intervenuto Massimo Rastelli, ex attaccante del Napoli, del Piacenza e del Cagliari, tra le altre. Di seguito i temi trattati:

Sulla cerimonia del Pallone D’Oro: “Vinicius non è il primo, né l’ultimo a disertare quest’importante cerimonia. Inevitabilmente, qualcuno esce scontento dalla sala considerando anche il livello dei candidati: parliamo di grandissimi interpreti del calcio. Da atleta e da sportivo non credo sia di grande esempio disertare una manifestazione così importante, anche per rispetto degli avversari per la vittoria finale. Lautaro ha fatto un anno strepitoso: non credo il rendimento attuale abbia inciso sulla mancata vittoria finale, ma a un fatto di stanchezza. Ci sta un minimo di appannamento dopo un’annata in cui non si è fermato praticamente mai”. 

Sull’involuzione di Lukaku: “Paradossalmente, nel momento in cui non ti supporta una condizione fisica ottimale, riesci a esprimerti meglio per via dei pochi carichi di lavoro. Non hai una grande resistenza, non hai un minutaggio nelle gambe tale da poter reggere 90 minuti, ma hai quei 50-55 minuti in cui riesci a impattare e incidere. Credo abbia intensificato i carichi di lavoro e che ne potrà usufruire soprattutto tra qualche settimana”. 

Su Neres: “Non è un caso: il brasiliano incide maggiormente a gara in corso e Neres ha fornito questo tipo di risposte. Tutto sommato, Neres ha fatto bene anche in relazione ai pochi spazi lasciati dal Lecce; in questo momento, ritengo Politano più adatto, anche dal punto di vista tattico, per la copertura difensiva e il senso di sacrificio nei confronti della squadra”. 

Su Milan–Napoli: “Vedo il Napoli pronto per competere per la vittoria finale. Bisogna essere cauti e credo l’Inter resti la squadra da battere anche quest’anno, però gli azzurri hanno velocemente ridotto il gap con la testa della classifica. La mancanza della partecipazione alle Coppe potrà influire, da febbraio in avanti, per la conquista dello Scudetto. Con questo tipo di continuità, gli azzurri arriveranno fino in fondo e metteranno pressione ai nerazzurri”. 

Infine, una battuta sull’esperienza a Napoli: “Purtroppo, non durò molto e mi rammarico ancora oggi per questo. Tuttavia, giocare davanti a 70-80 mila tifosi e in uno stadio come il San Paolo, penso sia un ricordo da custodire per sempre. Era un Napoli diverso, in difficoltà; il fatto che mi fosse stato riconosciuto impegno e dedizione, lo ritengo già motivo di soddisfazione”, ha chiosato Massimo Rastelli.