Due tappe alla fine, ancora 180 minuti, un solo punto di distanza tra il Napoli e l'Inter: Conte ha ancora il destino nelle proprie mani, Inzaghi, che non ha mai mollato, ha qualche motivo in più per crederci e, probabilmente, per ritoccare i propri piani. Due giornate ancora, si diceva, con l'impressione tuttavia che sarà la prossima, la 37esima, quella decisiva. Il Napoli va a Parma, l'Inter ospita in casa la Lazio. Gli emiliani hanno 32 punti con un margine di 4 lunghezze sulla zona retrocessione: l'ultimo ko, contro l'Empoli, è stato però molto pesante, proprio perché ha permesso ai toscani di restare vivi. Sempre a quota 28 punti c'è anche il Lecce: la salvezza è più che altro una partita a due tra D'Aversa e Giampaolo, ma Chivu non può certo stare tranquillo.

L'Empoli giocherà sul campo del già retrocesso Monza, mentre il Lecce ospiterà un Torino che ha ben poco da chiedere al campionato: giocoforza per il Parma quello con il Napoli diventa un crocevia fondamentale. In casa i ducali quest'anno hanno sconfitto Milan e Juve e hanno costretto al pari l'Inter. In generale, prima del doppio ko nelle ultime due giornate (prima di quello con l'Empoli era arrivato quello con il Como), avevano infilato sette risultati utili consecutivi, tra cui oltre al pareggio coi nerazzurri e la vittoria con i bianconeri, anche i pari esterni con Fiorentina e Lazio. Dunque, per il Napoli una trasferta non agevole. L'Inter invece ospiterà la Lazio: i biancocelesti, reduci dal pareggio in extremis con la Juve, sono ancora in corsa per un posto Champions. Anzi, diciamo che le speranze di raggiungere il quarto posto passano tutte attraverso il match di San Siro. Per cui, se per il Napoli saranno 90 minuti intensi, per i nerazzurri di Inzaghi sarà ancora peggio.

L'ultima giornata, infine, vedrà il Napoli in casa contro il Cagliari e l'Inter a Como: i sardi, che domenica ospitano il Venezia, potrebbero/dovrebbero a quel punto essere già tranquilli e con la salvezza in tasca, mentre i lariani già lo sono da tempo ma continuano a macinare risultati importanti e giocare un ottimo calcio. Un doppio incrocio più semplice quindi per Conte che non per Inzaghi: ecco perché salvo clamorose sorprese, la lotta scudetto passa quasi interamente per i prossimi 90 caldissimi minuti di campionato.