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L'EX - Koulibaly: "Devo tanto a Calzona, fece di tutto per trattenermi, il Napoli può passare il turno in Champions League"
10.03.2024 08:04 di Napoli Magazine

NAPOLI - Kalidou Koulibaly, ex difensore del Napoli, attualmente all'Al Hilal, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport:

 

Come in campo, gioca sempre d’anticipo. Crede nell’impresa a Barcellona?

 

"Il Napoli ha tutto per passare il turno. E non giocare al Camp Nou può essere un vantaggio. Al Montjuic non c’è lo stesso ambiente e la stessa pressione. Spero si qualifichi: il Barcellona ha giocatori di talento e un grande allenatore, ma il Napoli ha ritrovato organizzazione e può fargli male".

 

Visto da lontano, cos’è successo ai campioni d’Italia?

 

"Analisi personale: penso che sia molto difficile, dopo aver vinto lo scudetto, ricominciare con un nuovo allenatore e cambiare tutto. Ogni tecnico ha bisogno di tempo per dare le sue idee. È come se fosse partito un nuovo ciclo: il Napoli aveva bisogno di un allenatore che continuasse il lavoro di Spalletti, ma è stato difficile prima con Garcia poi con Mazzarri. Ma oggi abbiamo Ciccio Calzona: conosce molto bene la società e l’ambiente, tanti giocatori sono cresciuti anche grazie a lui, come è successo a me: a lui e Sarri devo tantissimo".

 

In che modo?

 

"Forse pochi lo sanno, ma quando lui è arrivato a Napoli con Sarri, io me ne dovevo andare, portavo offerte per essere ceduto. Lui venne da me e mi disse: “non capisco perché vuoi andartene?”. E io gli spiegai che avevo bisogno di giocare, di trovare un allenatore che contava su di me e mi valorizzasse. Mi disse: “se correggi due o tre cose e ascolti i consigli miei e di Sarri, avrai l’occasione per giocare tante partite”. Io replicai: “tu non sei l’allenatore, sei il secondo del mister. Se lui non mi vuole, non puoi fargli cambiare idea”. Mi assicurò che mi sbagliavo. E aveva ragione lui. Ha fatto di tutto per tenermi a Napoli. Insieme a Sarri, ha cambiato la mia storia".

 

Torniamo all’Italia: lei è stato vittima di insulti razzisti in passato e il problema esiste ancora.

 

"È un tema che va affrontato a scuola, si deve insegnare ai bambini perché sono loro il futuro del mondo, gli adulti del domani. Bisogna trovare misure concrete, non sanzioni che per le società e le persone sono caramelline. Ci vogliono sanzioni dure".

 

Anche Maradona la difese.

 

"Quel suo post con la mia maglia mi diede grande forza. Maradona ha sempre lottato per i diritti dei più deboli e per questo argentini e napoletani lo amano così tanto. Barça-Napoli sarà una gara magica anche nel suo ricordo".

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L'EX - Koulibaly: "Devo tanto a Calzona, fece di tutto per trattenermi, il Napoli può passare il turno in Champions League"

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10/03/2024 - 08:04

NAPOLI - Kalidou Koulibaly, ex difensore del Napoli, attualmente all'Al Hilal, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport:

 

Come in campo, gioca sempre d’anticipo. Crede nell’impresa a Barcellona?

 

"Il Napoli ha tutto per passare il turno. E non giocare al Camp Nou può essere un vantaggio. Al Montjuic non c’è lo stesso ambiente e la stessa pressione. Spero si qualifichi: il Barcellona ha giocatori di talento e un grande allenatore, ma il Napoli ha ritrovato organizzazione e può fargli male".

 

Visto da lontano, cos’è successo ai campioni d’Italia?

 

"Analisi personale: penso che sia molto difficile, dopo aver vinto lo scudetto, ricominciare con un nuovo allenatore e cambiare tutto. Ogni tecnico ha bisogno di tempo per dare le sue idee. È come se fosse partito un nuovo ciclo: il Napoli aveva bisogno di un allenatore che continuasse il lavoro di Spalletti, ma è stato difficile prima con Garcia poi con Mazzarri. Ma oggi abbiamo Ciccio Calzona: conosce molto bene la società e l’ambiente, tanti giocatori sono cresciuti anche grazie a lui, come è successo a me: a lui e Sarri devo tantissimo".

 

In che modo?

 

"Forse pochi lo sanno, ma quando lui è arrivato a Napoli con Sarri, io me ne dovevo andare, portavo offerte per essere ceduto. Lui venne da me e mi disse: “non capisco perché vuoi andartene?”. E io gli spiegai che avevo bisogno di giocare, di trovare un allenatore che contava su di me e mi valorizzasse. Mi disse: “se correggi due o tre cose e ascolti i consigli miei e di Sarri, avrai l’occasione per giocare tante partite”. Io replicai: “tu non sei l’allenatore, sei il secondo del mister. Se lui non mi vuole, non puoi fargli cambiare idea”. Mi assicurò che mi sbagliavo. E aveva ragione lui. Ha fatto di tutto per tenermi a Napoli. Insieme a Sarri, ha cambiato la mia storia".

 

Torniamo all’Italia: lei è stato vittima di insulti razzisti in passato e il problema esiste ancora.

 

"È un tema che va affrontato a scuola, si deve insegnare ai bambini perché sono loro il futuro del mondo, gli adulti del domani. Bisogna trovare misure concrete, non sanzioni che per le società e le persone sono caramelline. Ci vogliono sanzioni dure".

 

Anche Maradona la difese.

 

"Quel suo post con la mia maglia mi diede grande forza. Maradona ha sempre lottato per i diritti dei più deboli e per questo argentini e napoletani lo amano così tanto. Barça-Napoli sarà una gara magica anche nel suo ricordo".