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VIDEO CONFERENCE - Napoli, Spalletti: "Restare a lungo? Avanti di anno in anno, Simeone? Facile allenarlo, Juan Jesus è rapido, Ostigard forte di testa, Ndombele ha le caratteristiche giuste, Demme sta benissimo, avanti così"
15.10.2022 15:37 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida col Bologna. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- Raspadori, Osimhen o Simeone?

 

"Si valuta di volta in volta la scelta in attacco. Zanoli in questo momento non può fare il Di Lorenzo. Poi c'e' possibilita' di cambiare in futuro e se ne tiene di conto. Si cerca di fare tutto correttamente, senza fare troppi calcoli, poi si sceglie. Averne tre in attacco e' una risorsa, non un problema. Forse lo e' per chi deve dare la formazione".

 

- Napoli-Bologna, che insidie prevede?

 

"Ogni partita e' un viaggio verso l'ignoto. Bisogna riportare la palla in cima al campo ogni volta. Se non lo fai ogni volta non sei stato nulla".

 

- Ha dubbi in difesa?

 

"Ostigard e' uno dei calciatori piu' forti di testa, sui calci d'angolo, che abbia mai allenato. Prendiamo Napoli-Ajax, Kudus e' uno dei piu' veloci. Jesus ha una velocità importante. Se si ha bisogno di uno o dell'altra dipende dalla partita".

 

- Chi prende il posto di Anguissa?

 

"Ndombele ha forza, ha caratteristiche che assomigliano, e basta".

 

- Kim ha avuto qualche problema sul centro destra? Demme e' recuperato?

 

"Kim, quando è arrivato, aveva dubbi sul giocare sul centro sinistra, perche' aveva giocato poco li'. Ha perso una palla al limite dell'area sul centro destra, poi e' stato bravo Meret. Quando gli ho detto che avrebbe giocato a destra si e' rilassato. Demme sta benissimo, siamo contenti di averlo con noi".

 

- Dove potete arrivare?

 

"Si puo' giocare meglio di così. Alcune cose le abbiamo sbagliate. Se non si pensa di poter giocare meglio significa che siamo travolti dall'euforia. Abbiamo ottenuto grandi risultati. Se si guarda bene, in campionato soprattutto, sono tutte li' a pochi punti. E' la classifica a tenerci con i piedi per terra. Non si sa dove si puo' arrivare. Chi conosce il proprio obiettivo si sente piu' forte e sereno. Il nostro obiettivo e' di vincere le partite, ne abbiamo vinte diverse e quest'aspetto ci da' serenita' per la partita successiva".

 

- Il Napoli e' la squadra da battere?

 

"Dobbiamo vedere quanto siamo forti noi di partita in partita. Avere una struttura, una base, una mentalità, un coraggio si valuta in base alle nostre qualità".

 

- Spalletti ha riportato i tifosi allo stadio, si sente felice?

 

"Non ho l'attitudine alla felicità esternata. Da inizio anno si sognava lo stadio pieno, con il Maradona festante come l'altra sera. Quest'aspetto fa piacere, ma poi finisce li' col termine della partita. Le aspettative crescono sempre di più. Bisogna farlo di gara in gara. A volte mi sento in pace con me stesso e questo mi da' forza per il lavoro da fare. La felicita' dei tifosi la senti addosso, sento delle responsabilità importanti".

 

- Osimhen acclamato dai tifosi, il pallone lasciato a Kvara per il rigore, e' un bene o un male?

 

"Come in altre occasioni era stato detto chi doveva battere il rigore, Kvara era quello indicato e Osimhen gli ha chiesto se se la sentiva. Osimhen vuole giocare. Gli ho chiesto perche' si e' tolto la maglia e non mi ha saputo rispondere. Secondo me da oggi i nostri non lo fanno più".

 

- Qual e' la qualita' piu' importante del Napoli?

 

"La voglia di contagiarsi dalla forza dei compagni. Le rincorse per coprire la linea difensiva sono state importanti. Ho visto robe bellissime nell'ultima gara, che non devono mai mancare. Tutti vogliamo mettere qualcosa in piu' per contagiare quello dopo".

 

- Krol ha detto che gli ricordate il calcio totale della sua Olanda...

 

"Per me quelli della mia eta' Krol e' emozione pura. Lo ricordiamo entrare nella meta' quarti avversaria. Il suo lancio da bandierina a bandierina, oltre la linea difensiva, non occorre che dica niente, ci ha dato emozione vederlo".

 

- Zielinski e' cresciuto come giocatore?

 

"Zielo l'anno scorso ha fatto un campionato sotto livello, è stato il primo a riconoscerlo. Ha grandi capacita' per essere un calciatore top. C'era solo da aspettare che iniziasse a giocare le partite e non a subirle. Quando c'e' la mancanza di presunzione, poi e' facile andare a trovare il massimo".

 

- Come si pone dinanzi a chi solleva dubbi su Spalletti? Quant'e' la voglia di allenare ancora per diversi anni il Napoli? Simeone si fa sempre trovare pronto...

 

"Non dovete fare confusione tra il mio carattere e il mio atteggiamento. Continuano a dire del brodino riscaldato, da due situazioni che ho messo a posto. Il mio carattere e' normalissimo. Io mi ci trovo a mio agio. Dipende da quello che mi si dice. Simeone? E' stato un grande dispiacere non averlo fatto giocare. Diventa facile fare l'allenatore con persone che hanno questa disponibilità. Restare a Napoli tanti anni? Decido di anno in anno, non cambiano le cose dopo due partite vinte".

 

- Il Bologna si schiererà in maniera abbastanza coperta, e' ipotizzabile un Napoli con due attaccanti?

 

"Loro hanno una grandissima squadra, ed una grandissima rosa. Anche se manca Arnautovic, hanno Barrow. Sarà una partita difficile ma ce la possiamo fare al di la' dei moduli. Ci saranno gare in cui giocheremo con due attaccanti o con la sottopunta".

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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15/10/2024 - 15:37

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida col Bologna. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

- Raspadori, Osimhen o Simeone?

 

"Si valuta di volta in volta la scelta in attacco. Zanoli in questo momento non può fare il Di Lorenzo. Poi c'e' possibilita' di cambiare in futuro e se ne tiene di conto. Si cerca di fare tutto correttamente, senza fare troppi calcoli, poi si sceglie. Averne tre in attacco e' una risorsa, non un problema. Forse lo e' per chi deve dare la formazione".

 

- Napoli-Bologna, che insidie prevede?

 

"Ogni partita e' un viaggio verso l'ignoto. Bisogna riportare la palla in cima al campo ogni volta. Se non lo fai ogni volta non sei stato nulla".

 

- Ha dubbi in difesa?

 

"Ostigard e' uno dei calciatori piu' forti di testa, sui calci d'angolo, che abbia mai allenato. Prendiamo Napoli-Ajax, Kudus e' uno dei piu' veloci. Jesus ha una velocità importante. Se si ha bisogno di uno o dell'altra dipende dalla partita".

 

- Chi prende il posto di Anguissa?

 

"Ndombele ha forza, ha caratteristiche che assomigliano, e basta".

 

- Kim ha avuto qualche problema sul centro destra? Demme e' recuperato?

 

"Kim, quando è arrivato, aveva dubbi sul giocare sul centro sinistra, perche' aveva giocato poco li'. Ha perso una palla al limite dell'area sul centro destra, poi e' stato bravo Meret. Quando gli ho detto che avrebbe giocato a destra si e' rilassato. Demme sta benissimo, siamo contenti di averlo con noi".

 

- Dove potete arrivare?

 

"Si puo' giocare meglio di così. Alcune cose le abbiamo sbagliate. Se non si pensa di poter giocare meglio significa che siamo travolti dall'euforia. Abbiamo ottenuto grandi risultati. Se si guarda bene, in campionato soprattutto, sono tutte li' a pochi punti. E' la classifica a tenerci con i piedi per terra. Non si sa dove si puo' arrivare. Chi conosce il proprio obiettivo si sente piu' forte e sereno. Il nostro obiettivo e' di vincere le partite, ne abbiamo vinte diverse e quest'aspetto ci da' serenita' per la partita successiva".

 

- Il Napoli e' la squadra da battere?

 

"Dobbiamo vedere quanto siamo forti noi di partita in partita. Avere una struttura, una base, una mentalità, un coraggio si valuta in base alle nostre qualità".

 

- Spalletti ha riportato i tifosi allo stadio, si sente felice?

 

"Non ho l'attitudine alla felicità esternata. Da inizio anno si sognava lo stadio pieno, con il Maradona festante come l'altra sera. Quest'aspetto fa piacere, ma poi finisce li' col termine della partita. Le aspettative crescono sempre di più. Bisogna farlo di gara in gara. A volte mi sento in pace con me stesso e questo mi da' forza per il lavoro da fare. La felicita' dei tifosi la senti addosso, sento delle responsabilità importanti".

 

- Osimhen acclamato dai tifosi, il pallone lasciato a Kvara per il rigore, e' un bene o un male?

 

"Come in altre occasioni era stato detto chi doveva battere il rigore, Kvara era quello indicato e Osimhen gli ha chiesto se se la sentiva. Osimhen vuole giocare. Gli ho chiesto perche' si e' tolto la maglia e non mi ha saputo rispondere. Secondo me da oggi i nostri non lo fanno più".

 

- Qual e' la qualita' piu' importante del Napoli?

 

"La voglia di contagiarsi dalla forza dei compagni. Le rincorse per coprire la linea difensiva sono state importanti. Ho visto robe bellissime nell'ultima gara, che non devono mai mancare. Tutti vogliamo mettere qualcosa in piu' per contagiare quello dopo".

 

- Krol ha detto che gli ricordate il calcio totale della sua Olanda...

 

"Per me quelli della mia eta' Krol e' emozione pura. Lo ricordiamo entrare nella meta' quarti avversaria. Il suo lancio da bandierina a bandierina, oltre la linea difensiva, non occorre che dica niente, ci ha dato emozione vederlo".

 

- Zielinski e' cresciuto come giocatore?

 

"Zielo l'anno scorso ha fatto un campionato sotto livello, è stato il primo a riconoscerlo. Ha grandi capacita' per essere un calciatore top. C'era solo da aspettare che iniziasse a giocare le partite e non a subirle. Quando c'e' la mancanza di presunzione, poi e' facile andare a trovare il massimo".

 

- Come si pone dinanzi a chi solleva dubbi su Spalletti? Quant'e' la voglia di allenare ancora per diversi anni il Napoli? Simeone si fa sempre trovare pronto...

 

"Non dovete fare confusione tra il mio carattere e il mio atteggiamento. Continuano a dire del brodino riscaldato, da due situazioni che ho messo a posto. Il mio carattere e' normalissimo. Io mi ci trovo a mio agio. Dipende da quello che mi si dice. Simeone? E' stato un grande dispiacere non averlo fatto giocare. Diventa facile fare l'allenatore con persone che hanno questa disponibilità. Restare a Napoli tanti anni? Decido di anno in anno, non cambiano le cose dopo due partite vinte".

 

- Il Bologna si schiererà in maniera abbastanza coperta, e' ipotizzabile un Napoli con due attaccanti?

 

"Loro hanno una grandissima squadra, ed una grandissima rosa. Anche se manca Arnautovic, hanno Barrow. Sarà una partita difficile ma ce la possiamo fare al di la' dei moduli. Ci saranno gare in cui giocheremo con due attaccanti o con la sottopunta".

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com