A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dario Santoro, giornalista della redazione sportiva di Virgilio. Di seguito, un estratto dell’intervista.
A chi potrebbe affidarsi Rino Gattuso, stasera? Ci sono i margini per recuperare qualche gol alla Norvegia?
“Il margine per recuperare qualche 'golletto' c’è sicuramente, ma non si arriverà mai alla differenza reti della Norvegia, salvo miracoli. È troppo elevata. Per quanto riguarda Gattuso, anche stavolta si va verso il 3-5-2 dopo le due prove di ottobre, quindi il CT continuerà ad affidarsi a questo sistema: Donnarumma in porta, Di Lorenzo del Napoli come braccetto di destra nei tre centrali con Mancini al centro e Calafiori a sinistra. A centrocampo, sempre a cinque, con Cambiaso a destra, Barella e Locatelli mezzali, Tonali vertice basso e Dimarco a sinistra. Davanti la coppia è Retegui–Esposito, con Esposito al momento favorito su Scamacca. L’Italia, di fatto, è passata dal 4-4-2 visto a settembre al 3-5-2, che vedremo anche stasera. Non è comunque escluso che nella prossima partita, quella contro la Norvegia, si possa cambiare sistema di gioco: lo ha detto lo stesso CT, che vorrà provare un’opzione B in vista dei playoff e dell’avversario che verrà sorteggiato".
Su Buongiorno e Di Lorenzo, che notizie ha?
“Buongiorno è fuori quantomeno da questa prima partita, ma non è escluso che possa giocare contro la Norvegia, anche perché Gattuso dovrà provarli tutti. Si è presentato in buona condizione. Di Lorenzo invece giocherà molto probabilmente questa sera, ma salterà la gara con la Norvegia per una questione di rotazioni. Ovviamente bisogna sempre vedere come andrà la partita di stasera e se ci saranno complicazioni che potrebbero cambiare i piani. Contro la Moldavia, che è un test a bassa intensità, Di Lorenzo dovrebbe essere in campo, mentre Buongiorno è più candidato per la gara successiva, che non sarà decisiva, ma sarà comunque un test importante per non sfigurare ai playoff".
Il Napoli di oggi che impressione le fa?
“Il Napoli di oggi, onestamente, non mi fa una buona impressione. Ma non solo ora che la situazione è critica: era da tempo che non mi convinceva. Già da prima del ko con il PSV avevo sensazioni negative, e quella partita ha dato una vera umiliazione, facendo perdere molte certezze. Da almeno un mese la situazione è in deterioramento costante. Per far capire meglio: prima il Napoli non entusiasmava tatticamente, ma portava comunque a casa le partite. Da un mese questo non accade più, eccezion fatta per la gara con l’Inter, che è stata un caso a parte, sia per l’intensità sia per la tipologia di partita. Tolto quel match, il Napoli ha perso a Torino, ha fatto fatica col Genoa, ha quasi sempre arrancato. Non ha praticamente mai brillato in stagione, a parte la gara straordinaria con la Fiorentina e quella con l’Inter. Anche in Champions, contro lo Sporting, ha vinto ma senza mai dominare come faceva in passato. Tutto questo nasce da malumori nello spogliatoio e da situazioni extracampo, come ha fatto intendere il tecnico, che incidono molto sulle scelte e di conseguenza sulle prestazioni".
Qual è la squadra che può dare davvero filo da torcere per tutta la stagione nella lotta scudetto?
“Sarò telegrafico. Il Napoli ha la fortuna che quest’anno sono tutte lì: non c’è una squadra che abbia preso il largo. Quando fu esonerato Garcia, nello stesso periodo e con le stesse partite disputate aveva 21 punti. Il Napoli oggi ne ha 22, ma la differenza enorme è che due anni fa l’Inter era già in fuga. Ora non ci sono squadre dominanti, però l’Inter resta la favorita assoluta per organico e completezza. Sta ritrovando gioco e risultati, anche quelli sporchi, come col Verona. La Roma non mi convince finché non trova un centravanti vero. Il Milan è tutto da verificare: tanti risultati positivi, ma ancora problemi contro le piccole come ha ricordato Allegri. Quindi: Inter davanti a tutte, Roma outsider solo se trova un nove".
Come ha letto la smentita di De Laurentiis sulle dimissioni di Conte?
“La smentita lascia il tempo che trova, perché non ha detto che Conte resta. Conte che si prende un’ulteriore settimana di pausa in un momento così delicato, quando serviva ricompattare l’ambiente, per me è follia. Poi, se Conte ha detto al presidente ‘dammi tempo perché non sono in grado di allenare’, oppure se sta valutando altre offerte beh, è un altro discorso".
di Redazione
13/11/2025 - 12:25
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dario Santoro, giornalista della redazione sportiva di Virgilio. Di seguito, un estratto dell’intervista.
A chi potrebbe affidarsi Rino Gattuso, stasera? Ci sono i margini per recuperare qualche gol alla Norvegia?
“Il margine per recuperare qualche 'golletto' c’è sicuramente, ma non si arriverà mai alla differenza reti della Norvegia, salvo miracoli. È troppo elevata. Per quanto riguarda Gattuso, anche stavolta si va verso il 3-5-2 dopo le due prove di ottobre, quindi il CT continuerà ad affidarsi a questo sistema: Donnarumma in porta, Di Lorenzo del Napoli come braccetto di destra nei tre centrali con Mancini al centro e Calafiori a sinistra. A centrocampo, sempre a cinque, con Cambiaso a destra, Barella e Locatelli mezzali, Tonali vertice basso e Dimarco a sinistra. Davanti la coppia è Retegui–Esposito, con Esposito al momento favorito su Scamacca. L’Italia, di fatto, è passata dal 4-4-2 visto a settembre al 3-5-2, che vedremo anche stasera. Non è comunque escluso che nella prossima partita, quella contro la Norvegia, si possa cambiare sistema di gioco: lo ha detto lo stesso CT, che vorrà provare un’opzione B in vista dei playoff e dell’avversario che verrà sorteggiato".
Su Buongiorno e Di Lorenzo, che notizie ha?
“Buongiorno è fuori quantomeno da questa prima partita, ma non è escluso che possa giocare contro la Norvegia, anche perché Gattuso dovrà provarli tutti. Si è presentato in buona condizione. Di Lorenzo invece giocherà molto probabilmente questa sera, ma salterà la gara con la Norvegia per una questione di rotazioni. Ovviamente bisogna sempre vedere come andrà la partita di stasera e se ci saranno complicazioni che potrebbero cambiare i piani. Contro la Moldavia, che è un test a bassa intensità, Di Lorenzo dovrebbe essere in campo, mentre Buongiorno è più candidato per la gara successiva, che non sarà decisiva, ma sarà comunque un test importante per non sfigurare ai playoff".
Il Napoli di oggi che impressione le fa?
“Il Napoli di oggi, onestamente, non mi fa una buona impressione. Ma non solo ora che la situazione è critica: era da tempo che non mi convinceva. Già da prima del ko con il PSV avevo sensazioni negative, e quella partita ha dato una vera umiliazione, facendo perdere molte certezze. Da almeno un mese la situazione è in deterioramento costante. Per far capire meglio: prima il Napoli non entusiasmava tatticamente, ma portava comunque a casa le partite. Da un mese questo non accade più, eccezion fatta per la gara con l’Inter, che è stata un caso a parte, sia per l’intensità sia per la tipologia di partita. Tolto quel match, il Napoli ha perso a Torino, ha fatto fatica col Genoa, ha quasi sempre arrancato. Non ha praticamente mai brillato in stagione, a parte la gara straordinaria con la Fiorentina e quella con l’Inter. Anche in Champions, contro lo Sporting, ha vinto ma senza mai dominare come faceva in passato. Tutto questo nasce da malumori nello spogliatoio e da situazioni extracampo, come ha fatto intendere il tecnico, che incidono molto sulle scelte e di conseguenza sulle prestazioni".
Qual è la squadra che può dare davvero filo da torcere per tutta la stagione nella lotta scudetto?
“Sarò telegrafico. Il Napoli ha la fortuna che quest’anno sono tutte lì: non c’è una squadra che abbia preso il largo. Quando fu esonerato Garcia, nello stesso periodo e con le stesse partite disputate aveva 21 punti. Il Napoli oggi ne ha 22, ma la differenza enorme è che due anni fa l’Inter era già in fuga. Ora non ci sono squadre dominanti, però l’Inter resta la favorita assoluta per organico e completezza. Sta ritrovando gioco e risultati, anche quelli sporchi, come col Verona. La Roma non mi convince finché non trova un centravanti vero. Il Milan è tutto da verificare: tanti risultati positivi, ma ancora problemi contro le piccole come ha ricordato Allegri. Quindi: Inter davanti a tutte, Roma outsider solo se trova un nove".
Come ha letto la smentita di De Laurentiis sulle dimissioni di Conte?
“La smentita lascia il tempo che trova, perché non ha detto che Conte resta. Conte che si prende un’ulteriore settimana di pausa in un momento così delicato, quando serviva ricompattare l’ambiente, per me è follia. Poi, se Conte ha detto al presidente ‘dammi tempo perché non sono in grado di allenare’, oppure se sta valutando altre offerte beh, è un altro discorso".