Daniele Adani, ex difensore oggi opinionista sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Napoli-Inter nel corso di "Viva el Futbol": "Ci sono pochi dubbi: l'Inter è la squadra più forte e contro il Napoli partiva favorita, ancora di più dopo mezz'ora che si è infortunato De Bruyne. L'Inter aveva nove undicesimi della squadra che quattro mesi fa ha giocato la finale di Champions League, non c'era competizione tra le due squadre in campo. È normale che l'Inter sia stata superiore per larghi tratti della partita, anche perché il Napoli aveva tante assenze. L'Inter è arrivata al Maradona dopo sette vittorie di fila, mentre il Napoli aveva i 6 gol di Eindhoven sul groppone. Conte ha rinunciato a Lucca e si è inventato Neres centravanti, che secondo me non lo aveva mai fatto neanche in allenamento. Il Napoli, pur con una rosa inferiore, ha avuto una strategia calcistica diversa, sapendo di non poter dominare la partita. Ha lasciato il pallino all'Inter, per poi recuperare palla e allargare il gioco, con Neres che andava ad attirare i difensori avversari in zone del campo complicate, così da favorire gli inserimenti di McTominay e Anguissa. I gol sono nati tutti da riconquista bassa o alta del pallone, non dalla costruzione di gioco. Vi giuro, non lo avrei mai creduto: quando l'Inter segna il 2-1 su rigore con Calhanoglu al 55', dopo non è mai più stata pericolosa. Tutti lì hanno pensato che l'Inter avrebbe potuto ribaltare la partita, invece non ha più tirato in porta. Il Napoli ha finito la partita palleggiando, facendo torello all'Inter".
di Redazione
28/10/2025 - 09:15
Daniele Adani, ex difensore oggi opinionista sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni su Napoli-Inter nel corso di "Viva el Futbol": "Ci sono pochi dubbi: l'Inter è la squadra più forte e contro il Napoli partiva favorita, ancora di più dopo mezz'ora che si è infortunato De Bruyne. L'Inter aveva nove undicesimi della squadra che quattro mesi fa ha giocato la finale di Champions League, non c'era competizione tra le due squadre in campo. È normale che l'Inter sia stata superiore per larghi tratti della partita, anche perché il Napoli aveva tante assenze. L'Inter è arrivata al Maradona dopo sette vittorie di fila, mentre il Napoli aveva i 6 gol di Eindhoven sul groppone. Conte ha rinunciato a Lucca e si è inventato Neres centravanti, che secondo me non lo aveva mai fatto neanche in allenamento. Il Napoli, pur con una rosa inferiore, ha avuto una strategia calcistica diversa, sapendo di non poter dominare la partita. Ha lasciato il pallino all'Inter, per poi recuperare palla e allargare il gioco, con Neres che andava ad attirare i difensori avversari in zone del campo complicate, così da favorire gli inserimenti di McTominay e Anguissa. I gol sono nati tutti da riconquista bassa o alta del pallone, non dalla costruzione di gioco. Vi giuro, non lo avrei mai creduto: quando l'Inter segna il 2-1 su rigore con Calhanoglu al 55', dopo non è mai più stata pericolosa. Tutti lì hanno pensato che l'Inter avrebbe potuto ribaltare la partita, invece non ha più tirato in porta. Il Napoli ha finito la partita palleggiando, facendo torello all'Inter".